LESIONI DA USURA - ARTROSI DEL GINOCCHIO

L’artrosi di ginocchio, in termine medico gonartrosi, è una malattia estremamente frequente al giorno d’oggi, vuoi per l’invecchiamento naturale della popolazione, vuoi talvolta per predisposizione genetica o per traumi, spesso non diagnosticati o curati correttamente delle strutture legamentose del ginocchio che ne alterano il corretto funzionamento, vuoi anche per eccessivi sovraccarichi legati al peso o ad attività sportive o lavorative particolarmente intense. I sintomi spesso si presentano con gradualità, proprio per la caratteristica di progressività di questa malattia, ma a volte l’insorgenza può essere acuta per il sovrapporsi di un evento scatenante infiammatorio, e comprendono naturalmente il dolore che può essere ben localizzato o diffuso e la limitazione funzionale più o meno intensa,  oltre al possibile gonfiore dell’articolazione che, in questo caso, si presenta anche calda al tatto. Il trattamento è, ovviamente, legato alla gravità del quadro clinico, ma anche a quello radiologico in senso lato (Radiografia, TAC, RM) e segue degli algoritmi ben precisi.

 

DIAGNOSI E CURA

TRAUMI: Un trauma legamentoso di lieve entità può essere curato e riabilitato attraverso l'immobilizzazione temporanea che avviene grazie all'impiego di un tutore perché alcune lesioni possono guarire da sole. Altre, invece, tipo la rottura del crociato, quando completa o importante, richiedono il ricorso all'intervento per tornare ad avere una buona funzionalità del ginocchio. Molto dipende anche da che tipo di vita una persona conduce: se ha un'attitudine sportiva l’indicazione all’intervento è sicuramente maggiore. Non è raro che, nell'ambiente sportivo non professionistico, si possano trascurare lesioni importanti. E' opportuno, in tutti i casi dubbi eseguire una risonanza magnetica, l’unico esame, oltre ad una buona valutazione clinica dello specialista, a darci una diagnosi attendibile. Rispetto a venti anni fa molto è cambiato: anche in ambito di lesione al menisco, per esempio, la tendenza è salvarlo, non asportarlo. Se c'è un menisco, un motivo ci sarà. Si fa di tutto, quindi, per salvarlo e, a differenza di quanto avveniva una volta si cerca di riattaccare il pezzo di menisco rotto senza rimuoverlo. Questo atteggiamento conservativo viene tenuto anche nei confronti delle persone anziane nelle quali non dovrebbero più essere fatti interventi di asportazione del menisco che spesso aggravano la situazione del ginocchio.

USURA: L'orientamento rispetto a questa problematica è quindi non è operare il ginocchio ma salvaguardarlo tramite terapie conservative (ciclo di infiltrazioni e ginnastica riabilitativa) per scongiurare la chirurgia che è sempre uno stress sia per il ginocchio, sia per il paziente. Teoricamente tra le infiltrazioni di acido ialuronico e la chirurgia protesica qualcuno sostiene ci sia una via di mezzo (infiltrazioni di cellule staminali o di PRP- Plasma ricco di piastrine), ma non essendoci ancora un riscontro scientifico evidente è una tappa intermedia, spesso costosa per il paziente, che personalmente non contemplo.


I problemi al ginocchio possono essere classificati in due categorie distinte: da una parte vi sono pazienti, per lo più giovani, che hanno la necessità di un recupero dell’efficienza magari in seguito a traumi o a malformazioni congenite acquisite, e dall’altra, invece, pazienti, generalmente più anziani, in cui è riscontrabile un’usura importante del ginocchio che mirano ad un ripristino delle funzioni per non pregiudicare la qualità della propria vita.